performance comico scientifica
con Andrea Maria Carabelli e Giampiero Bartolini
testi di Giampiero Pizzol
Parliamo di innovazione attraverso la forma più tradizionale che esista: il teatro.
Che, in un contesto, come quello aziendale, dove quasi tutta la comunicazione è mediatica e tecnologica, crediamo essere straordinariamente innovativo.
Innovare per noi significa trovare la formula giusta in quel preciso momento in cui serve. Bisogno, Circostanza e Bene sono i tre ingredienti che potrebbero far nascere un’innovazione. Dico “potrebbero” perché poi nella vita è tutto imprevedibile…
L’uomo inventa e non si accontenta. L’invenzione cerca una applicazione e l’applicazione è fatta per il bene e il bene vuole sempre il meglio. Il meglio per me e per tutti. Anche solo voler personalizzare un oggetto significa che non ci accontentiamo del semplice consumo.
Ciascuno di noi si inventa la vita ed è un piccolo o grande innovatore. È sufficiente l’osservazione di un fatto, la riflessione su un effetto, il dolore di un errore, la parola di un amico, per rimettersi in gioco e accorgersi di essere vivi e quindi innovativi.
In tutti i campi: dallo sport alla scienza, dal fiammifero alla lampadina, dalla medicina alla cartolina, la creatività è sotto i nostri occhi e a portata di mano.
Non siamo spettatori ma protagonisti. E l’innovazione è sempre un bellissimo spettacolo. Ecco di questo vogliamo parlare.
Due attori, in una performance di 30 minuti raccontano storie di cambiamento tratte dal passato e dal presente, note e meno note, ma certamente significative e utili a spiegare il concetto di innovazione.
Gli attori e l’autore
Giampiero Bartolini noto speaker pubblicitario radiofonico e doppiatore per Netflix. Andrea Carabelli attore di teatro di parola con una formazione specifica in campo mimico clownesco. Insieme formano un connubio artistico unico: voce e corpo trovano perfetta sintonia sul palco. Giampiero Pizzol, l’autore, è uno dei più prolifici e rappresentati drammaturghi teatrali oltreché autore di numerosi pezzi cabarettistici.
Esigenze tecniche
La performance è facilmente rappresentabile: è sufficiente uno spazio scenico di 4 metri per 3. E una ciabatta elettrica di prese standard vicina al palco. Siamo autonomi in tutto (audio, luci), ci serve solo avere a disposizione la location almeno un’ora prima dell’inizio.
Se è predisposta, è possibile utilizzare l’amplificazione della sala. Utilizziamo tre canali (due canali per i due microfoni e uno per le tracce musicali). Abbiamo solo la necessità che chi è al mixer possa vedere i due attori sulla scena. Alla fine dello spettacolo liberiamo lo spazio in un quarto d’ora.
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